Gelosia nella coppia: come riconoscerla e gestirla

Gelosia nella coppia
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Pensa alla gelosia. Quante volte ti è capitato di essere geloso di qualcuno?

La gelosia è un sentimento normale che può essere presente nei rapporti tra persone, non solo quelli amorosi ma anche di amicizia o familiari.

Forse non sai che esistono due forme di gelosia: sana e patologica.

Una può essere positiva mentre l’altra può nuocere alle relazioni.

Se vuoi sapere quando la gelosia diventa patologica e da cosa nasce continua a leggere.

Come gestire la gelosia

Gelosia: normale o patologica?

La gelosia è un sentimento che solitamente accompagna l’inizio di una relazione, quella fase in cui la coppia è appena nata e non è ancora solida e strutturata. In questa fase la coppia è fragile ed è più facile che si provi una certa ansia e paura di perdere l’altro. A questa paura si accompagna anche l’idea di dover impegnarsi attivamente per consolidare la coppia e metterla al riparo dalla rottura; quindi, si vuole passare più tempo possibile con il partner e condividere molte cose con lui/lei.

In questa fase, può succedere che, appena non riceviamo tutte le attenzioni desiderate, ci sentiamo messi da parte, e difficilmente accettiamo che il partner abbia altri impegni (hobbies, lavoro, amici, famiglia, ecc.) che ci “dividono” dalla simbiosi che vorremmo ci fosse.

Lascia che ti dica una cosa.

Un certo grado di gelosia è normale e funzionale alla coppia, purché rimanga sotto una certa soglia e rientri quando la relazione diventa più stabile. Ma ci sono casi in cui la gelosia permane nel tempo e, anzi, diventa disfunzionale per la coppia prendendo sempre più la forma della possessività! 

Gelosia sana e possessività: come distinguerle

Succede spesso che gelosia e possessività vengano confuse tra loro, ma in realtà sono due cose molto diverse. Sebbene entrambe siano emozioni che possano emergere in una relazione di coppia, hanno effetti diversi sulla dinamica della relazione stessa.

La gelosia è una reazione emotiva che si prova quando si ha paura di perdere qualcosa o qualcuno che si considera importante. In una relazione di coppia, tipicamente la gelosia può manifestarsi quando il partner è oggetto di attenzioni da parte di qualcuno oppure al contrario dà attenzioni. Questa può essere una reazione normale e anche sana in alcune situazioni, ma diventa un problema quando diventa eccessiva e incontrollabile.

Non è finita qui.

La gelosia eccessiva può portare a comportamenti dannosi come il controllo del partner, l’isolamento, l’aggressività o la violenza.

La possessività, d’altra parte, è un atteggiamento che riflette il desiderio di avere il controllo sul partner, di possederlo appunto e può manifestarsi attraverso il controllo dei movimenti del partner, l’intromissione nella sua vita privata o la limitazione delle sue attività sociali.

La possessività, a differenza della gelosia, non è una reazione emotiva, ma un comportamento che riflette un atteggiamento dominante e autoritario.

Spesso si tende ad assecondare le richieste del partner geloso, non riuscendo a capire se e quando queste diventano eccessive o perché ci si trova nella fase iniziale della relazione.

Ecco esempi di richieste fatte dal partner possessivo:

  • Dobbiamo avvisare di ogni nostro spostamento;
  • Ridurre o rinunciare ai nostri hobbies o alle uscite con gli amici per stare con lui/lei;
  • Non frequentare ambienti che percepisce come “pericolosi”, come discoteche o bar;
  • Non indossare certi abiti perché considerati provocanti;
  • Controllo del cellulare o dei social;

La differenza tra gelosia e possessività è quindi abbastanza chiara: la gelosia è una risposta emotiva alla paura di perdere il partner, che però resta confinata e non diventa un limite per la sua libertà; mentre la possessività è un atteggiamento controllante e dominante che riflette il desiderio di possedere l’altro come un oggetto, tanto da negargli la sua libertà. In questo ultimo caso, la possessività è considerata un comportamento abusivo e insostenibile a lungo termine. È importante cercare di capire le proprie emozioni e comportamenti all’interno della relazione e lavorare per sviluppare una comunicazione aperta e rispettosa con il partner.

come gestire la gelosia

Da cosa nasce la gelosia patologica

La gelosia che prende i connotati di possessività può assumere sfumature patologiche, nel senso che diventa ingestibile sia dal partner che dalla persona stessa che la vive, tanto che può avere conseguenze negative sulla loro vita e sulle relazioni interpersonali.

Ma da cosa nasce la gelosia patologica?

In genere, la gelosia patologica ha radici profonde nella personalità e nell’esperienza di vita delle persone. Ad esempio, alcune persone che hanno sofferto di abusi emotivi o fisici, o che sono state tradite in passato, possono sviluppare una forte paura di essere abbandonate o tradite nuovamente. Episodi del genere, soprattutto in età precoce, minano anche l’autostima e il senso del valore personale.

Ecco che queste persone possono sviluppare profondi problemi di fiducia negli altri e tendere a manifestare eccessiva gelosia come meccanismo di difesa dalla paura dell’abbandono.

La persona gelosa è tipicamente:

  • insicura di sé e del proprio valore;
  • con bassa autostima;
  • tendenzialmente sospettosa del prossimo;

Tale incertezza di sé è troppo dolorosa per essere accettata e quindi viene rigettata all’esterno. Ad un certo punto è lo stesso partner che viene incolpato di scatenare gelosia e sospetti a causa del suo modo di fare e di essere.

Il partner viene considerato più o meno esplicitamente come: inaffidabile; non interessato alla relazione; provocante; ecc.,

Inoltre, la gelosia patologica è supportata dall’idea che l’altro sia oggetto di proprietà e si fa fatica a riconoscerlo come dotato di individualità propria, ma lo si vede come oggetto da possedere.

In questi termini la gelosia diventa altamente disfunzionale ed è fattore di stress per la coppia: le richieste sono sempre più pressanti; manca la fiducia; le litigate sono all’ordine del giorno e minano l’intimità del rapporto.

È importante notare che la gelosia patologica non è una scelta consapevole delle persone e che può essere difficile da controllare. In definitiva, la gelosia patologica nasce da una combinazione di fattori personali e di esperienze di vita.

Cosa fare, dunque, per gestire la situazione? 

Assecondare la gelosia: soluzione o problema?

Di solito si pensa, soprattutto nelle fasi iniziali di un rapporto, che assecondare le richieste del partner geloso sia l’unico modo per salvaguardare la relazione e meritarsi la sua fiducia. Nulla di più sbagliato.

Purtroppo, assecondare tali comportamenti porta il partner a fare richieste sempre più avanzate e limitanti per la propria libertà individuale e questo proprio perché, come abbiamo detto, la gelosia patologica non è causata da fattori esterni ma interni. Questo a lungo andare mina l’esistenza stessa della coppia, o per i continui litigi o perché il partner si sente soffocato e svalutato, andando a concretizzare sempre di più la possibilità di una rottura.

Meglio optare per il dialogo empatico che accolga le manifestazioni del partner come sintomo di insicurezza interiore e paura, cercando di focalizzarsi sulle emozioni esternate e sul modo in cui incidono nella relazione.

gelosia patologica

Cosa può fare il partner?

Se assecondare non è la soluzione, il dialogo empatico è certamente una strada più sicura. Bisogna interpretare le esternazioni di gelosia come un sintomo di sofferenza e insicurezza interiore e cercare di stabilire un dialogo onesto sulle emozioni che il partner geloso esterna e sul modo in cui incidono sulla relazione.

Sbagliato invece inoltrarsi in un dialogo basato sui “fatti”, cioè sulle situazioni concrete che il partner ci imputa come motivo di gelosia, in quanto la persona gelosa patologica non si attiene al piano della realtà ma ad una sua personale interpretazione delle cose, che è spesso alterata proprio dalle sue insicurezze e paure. È quindi molto improbabile che si trovi un terreno comune su cui discutere e si finirebbe solamente a litigare, incrinando ancora di più la fiducia e la stabilità della relazione.

Bisogna quindi accogliere le fragilità del partner, rassicurarlo sul proprio valore e rinforzare tutti quei comportamenti positivi per l’intimità e la fiducia nella coppia.

Come gestire la gelosia patologica?

Gestire la gelosia patologica può essere una sfida, ma ci sono alcune strategie che possono aiutare a controllare questa emozione e a migliorare la qualità delle relazioni interpersonali.

La prima cosa da fare è quella di riconoscere che si tratta di un comportamento disfunzionale e nocivo per sé e per l’altro.

Dopodiché una delle strategie più efficaci per gestire la gelosia patologica è quella di sviluppare la propria autostima e sicurezza interiore attraverso attività che favoriscono la propria crescita personale. Può essere utile dedicarsi ad attività che ci interessano e in cui riusciamo bene, come uno sport o un hobby, ma è utile anche provare strade nuove come la meditazione, o un percorso di crescita personale.

In alcuni casi, può essere necessario rivolgersi a un professionista per ricevere supporto. La terapia individuale o di coppia può aiutare a comprendere le ragioni profonde della gelosia e a sviluppare strategie per controllarla.

Per lavorare sulla propria gelosia però, è importante essere consapevoli del fatto che possa essere un sintomo di problemi più ampi, come il controllo o l’abuso emotivo, oltre che un grosso problema per lo sviluppo di relazioni soddisfacenti.

In sintesi, gestire la gelosia patologica richiede un lavoro su sé stessi e sulla propria relazione. Con il giusto supporto e le giuste strategie, è possibile controllare questa emozione con un beneficio per sé e per la relazione stessa.

Cosa può fare la persona gelosa

Come fare dunque per gestire la propria gelosia?

Ecco 9 consigli pratici per gestirla:

  1. riconoscere questi sentimenti come provenienti dal mondo interno, dal Sé;
  2. Comprendere le ragioni della gelosia: cosa ti fa sentire geloso? Quali sono i tuoi timori e le tue preoccupazioni? Comprendere la propria gelosia può aiutare a trovare strategie efficaci per gestirla.
  3. Smettere di imputare al mondo eterno e al partner la colpa della propria gelosia;
  4. Gestire la propria gelosia senza lasciarsi trasportare da essa, prendendosi un momento di calma per riflettere su ciò che si prova piuttosto che su ciò che c’è fuori;
  5. Parlare con il partner cercando un dialogo onesto basato sulle emozioni, su come ci sentiamo e non sulle accuse;
  6. Evitare il controllo e il possesso: la gelosia può spesso portare a comportamenti di controllo e possessività che limitano la libertà del partner. Evitare di porre delle limitazioni o dei vincoli alle attività e agli spostamenti del partner può aiutare a costruire una relazione più sana e rispettosa.
  7. Concentrarsi sui fatti: è facile lasciarsi trasportare dalle emozioni quando si è gelosi, meglio invece cercare di rimanere ancorati alla realtà e chiedersi “quello che sospetto è supportato da qualcosa di concreto o è frutto di una mia paura?”
  8. Lavorare sulla propria autostima: lavorare sulla propria autostima e sulla propria sicurezza interiore può aiutare a ridurre la gelosia e a costruire una relazione più sana.

Contattare un professionista che ci aiuti a fare un lavoro personale volto a riconoscere le proprie insicurezze e a gestirle.


Autore: Filomena P. Coach e Psicologa SOSRelazioni

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