Spesso sentiamo parlare di “narcisismo”. È un termine che ci piace così tanto che finiamo per usarlo a sproposito, non è un bene.
Seguimi e ti chiarirò come riconoscere un narcisista patologico fin dai primi momenti. Saprai così se stai per intraprendere una relazione che presto si rivelerà estenuante.
Ci capita spesso di incontrare persone che ci interessano e che ci fanno stare bene. È bello che questo succeda. Solo che da qualche anno a questa parte sentiamo incombere una nuova minaccia sulla nostra vita sentimentale: il narcisista patologico.

Chi è il narcisista
Chiariamo subito che l’argomento del “Narcisismo” suscita grande interesse, e quindi chiunque lo menzioni attira immediata attenzione. Questo può essere vantaggioso poiché ci rende consapevoli dei rischi, ma può anche comportare l’inconveniente di trattare in modo negativo persone con cui potremmo instaurare una relazione positiva.
Facciamo ordine.
Chi più chi meno tutti siamo narcisisti. Essere narcisisti significa voler bene a sé stessi e fare di tutto per preservare la propria autostima e il proprio diritto di essere gli individui che siamo. Le cose vanno male quando qualcuno cerca di accrescere la propria autostima a scapito di quella altrui.
In questo caso il meccanismo che si instaura diventa logorante.
E’ bene tenere a mente che il narcisista patologico all’inizio è estremamente gratificante. Capisce velocemente quali aspetti della nostra autostima sono i più feriti e lenisce quelle ferite. All’inizio ci fa veramente sentire al settimo cielo. Qui è bene drizzare le orecchie.
Non è che sentirsi al settimo cielo sia sbagliato o pericoloso di per sé. Ci sono degli altri elementi che dobbiamo valutare. Vediamoli insieme.

4 campanelli d’allarme
- Ricevo una gratificazione che mi sembra eccessiva per qualcosa che dal mio punto di vista non è poi nulla di speciale
- Quando gli faccio un appunto tende a colpevolizzarsi in maniera esagerata e mi ringrazia per “salvarlo” dalla sua inettitudine
- Si mostra estremamente interessato alle stesse cose che interessano a me
- E’ molto simpatico e socievole nelle situazioni conviviali oppure al suo opposto è schivo e non ama mostrarsi
In questo modo arriva a farvi sentire molto importanti. Tuttavia, dopo qualche mese di fronte a una vostra differenza di opinione potrebbe arrivare una frase simile a: “Da te questo non me l’aspettavo”.
A questo punto inizia il vostro calvario. Ormai siete assuefatti. Avrete consegnato a lui o lei il potere di influenzare il vostro benessere. Ma ora siete in balìa del suo controllo: cercherete disperatamente di compiacerlo con la speranza di tornare in paradiso. Talvolta per liberarsi da questa dipendenza è necessario il supporto di uno specialista.

Come affrontare il narcisista
Abbiamo appena affrontato il narcisista patologico perfetto, l’esempio più estremo e dannoso. Tuttavia, esistono persone con tratti narcisistici marcati che potrebbero non raggiungere lo stesso livello di pericolosità.
Ricordiamo che queste persone soffrono spesso di una bassissima autostima, ma ciò non dovrebbe diventare il nostro problema.
Se notiamo comportamenti sospetti ma desideriamo comunque instaurare una relazione, dovremmo cercare di impedire loro di idealizzarci sin dall’inizio.
Vediamo le risposte adeguate ai punti sopraesposti:
- Ricevo una gratificazione che mi sembra eccessiva per qualcosa che dal mio punto di vista non è poi nulla di speciale – “Non mi sembra di aver fatto nulla di che” e cambio subito discorso;
- Quando gli faccio un appunto tende a colpevolizzarsi in maniera esagerata e mi ringrazia per “salvarlo” dalla sua inettitudine – “Guarda che anche io a volte ne combino di grosse …” anche qui cambio subito discorso;
- Si mostra estremamente interessato alle stesse cose che interessano a me – “Ah ma quindi interessa anche a te il trekking, sei stato in qualche bivacco ultimamente”, cercate di usare con parsimonia i termini tecnici, ma sfruttateli in questo caso per sondare il terreno;
- E’ molto simpatico e socievole nelle situazioni conviviali oppure al suo opposto è schivo e non ama mostrarsi – Nel primo caso non mi mostro particolarmente colpita dalla sua popolarità, nel secondo continuo a frequentare i miei ambienti sociali indipendentemente dalla sua opinione.
Con ogni probabilità, riceverete delle critiche taglienti. Ma non temete, perché queste critiche non definiscono chi siete. Ogni sfida e momento di ansia possono essere trasformati in opportunità di crescita personale. Se, invece, inizia ad andare in crisi e riferisce di sentire una forte ansia potrebbe essere il momento giusto per suggerirgli un percorso psicoterapeutico, ma non modificate per alcuna ragione la vostra condotta.
Nel frattempo, continuate a essere autentici e a mostrare compassione, poiché le vostre azioni positive possono ispirare il cambiamento e il benessere negli altri. Insieme, possiamo crescere e superare gli ostacoli, diventando versioni migliorate di noi stessi.
Autore: Davide D.C. Coach e Psicologo SOSRelazioni